
1984 ottotipo computerizzato
Utilizzando un computer Sinclair Spectrum è stato realizzato un ottotipo computerizzato.
I monitor all’epoca erano a tubo catodico e quindi era necessario, alla prima istallazione, tarare la dimensione dell’immagine in relazione alla distanza di lavoro. La selezione delle lettere era casuale.
Per il test duo cromatico era stato realizzato un ottotipo rosso/verde. Attualmente tutti gli ottotipi sono computerizzati e non più a proiezione o retroilluminazione pertanto l’applicazione è stata antesignana!

1985 formula per la determinazione del raggio della superficie posteriore della cornea
Questa formula basata sull’acquisizione degli spessori corneali, è stata sviluppata in anni in cui ancora non si ipotizzava la necessità di calcolare correttamente il potere corneale totale. Negli anni a venire, in conseguenza degli interventi di chirurgia refrattiva, questa formula ha consentito lo sviluppo del programma di calcolo delle lenti intraoculari dopo cataratta negli operati di chirurgia refrattiva.

1985 topografo a riflessione
Agli albori della chirurgia incisionale vi era la necessità di studiare qualitativamente le deformazioni indotte sulla cornea dalle incisioni rilassanti. Allo scopo era stato costruito un illuminatore con una serie di pattern che proiettati sulla cornea permettevano l’interpretazione delle deformazioni indotte.

1985 strumento per la misurazione della resistenza elettrica del film lacrimale
Il film lacrimale è soggetto ad evaporazione e la componente acquosa è protetta da uno strato lipidico. Misurando la resistenza elettrica del film lacrimale è stato possibile vedere indirettamente la velocità di evaporazione.

1986 supporto per occhi di maiale
Per studiare gli effetti delle incisioni, è stato sviluppato un particolare supporto che permetteva di contenere un bulbo di maiale e di deformarlo al fine di simulare un astigmatismo.
Con questo supporto da banco sono stati fatti molto studi sperimentali sull’efficacia delle incisioni radiali, curve e trasversali.
Grazie a questa strumentazione è stata realizzata la tesi di specializzazione sperimentale nel 1986-87: “Analisi delle Tecniche Chirurgiche per la Correzione dell’Astigmatismo e Indagini Sperimentali”;

1988 dispositivo ecografico a pseudo immersione
Per analizzare il segmento anteriore dell’occhio è stato messo a punto un semplice dispositivo basato su un palloncino pieno di liquido. La sonda dell’ecografo Bsacn pertanto risulta distaccata dalla superficie esterna ed il fascio risulta focalizzato sul segmento anteriore.

1988 programma kirmac per la chirurgia incisionale
Per effettuare correttamente la programmazione delle incisioni e l’analisi della profondità, era stato messo a punto un programma che ottimizzava tutti i parametri chirurgici. La prerogativa del programma era l’analisi dei dati intraoperatori con correzione automatica degli errori di acquisizione. Tale programma è stato utilizzato in oltre 3000 interventi.

1990 punch rotativo per trabeculectomia
Negli interventi per il glaucoma, è necessario rimuovere un piccolo tassello di tessuto corneo-sclerale.
Per ottimizzare tale rimozione è stato sviluppato un particolare trapano a fustella che, grazie ad un movimento rotativo, asporta con precisione in tessuto.
Camellin M. “Punch corneale rotativo per trabeculectomia “, Bollettino di oculistica.
Atti 11° Congresso Soc. Triveneta 26-27 maggio 1995

1991 bisturi motorizzato per cheratotomia radiale
Per agevolare l’operato del chirurgo e ridurre i tempi, è stato creato un dispositivo che, collegato al tradizionale bisturi in diamante utilizzato per incidere la cornea, permetteva automaticamente il settaggio delle profondità. Il dispositivo veniva interfacciato al programma di analisi degli spessori e quindi la sequenza delle profondità risultava automaticamente determinata.

1993 tecnica chirurgica plastica per scorrimento intrastromale
Per ovviare agli sfiancamenti frequentissimi nei trapianti di cornea di vecchia data è stata messa a punto una metodica di rinforzo della cornea.
Tale procedura ha il vantaggio di non aprire il bulbo e quindi non danneggia gli strati profondi della cornea stessa.
E’ una tecnica tuttora utilizzata con ottimi risultati anche in particolari cheratoconi chiamati “degenerazione pellucida”.
Camellin M. “Cheratoplastica per scorrimento intrastromale nelle ectasie periferiche della cornea”.
Bollettino di oculistica. Atti 11°Congresso Soc. Triveneta 26-27 magg 1995

1995 programma optassistant per la gestione cartelle cliniche
Questa versione del programma gestionale di archiviazione e fatturazione ha subito numerose migliorie negli anni fino ad arrivare alla versione “Fattur-One” tuttora in uso. Con questo programma è possibile gestire immagini e dati di una cartella clinica nonché effettuare ricerche statistiche con estrema facilità.

1997 programma per il calcolo della iol dopo chirurgia refrattiva iol calculator
Questo programma è stato il primo ad essere proposto per il calcolo delle Lenti intraoculari dopo chirurgia refrattiva.
Tuttora è utilizzato in Italia ed è conosciuto a livello mondiale.
L’ultima versione è stata realizzata per iPhone ed iPad.
Camellin M, Calossi A. IOL Calculator 1. CD ROM. Editore CSO 1999

1997 programma calcolo icl
Nella prima serie di impianti di lenti fachiche ICL Staar la formula di calcolo fornita dal produttore non forniva risultati esatti per cui era stata riformulata con un programma in Excel una nuova formula.

1998 tecnica chirurgica lasek
Tale tecnica ormai diffusa in tutto il mondo viene utilizzata correntemente. Risulta la più sicura ed efficace per la correzione di ogni difetto chirurgico operabile con laser ad eccimeri. E’ stata aggiornata attualmente nella versione automatizzata chiamata Epi-Lasek.

1999 diatermia a radiofrequenza per ipermetropia (sagittarius)
Basandoci sulle esperienze della termo cheratoplastica per la correzione dell’ipermetropia, è stato sviluppato assieme alla Optikon 2000 uno strumento basato sulla diatermia a radiofrequenza per la correzione dell’ipermetropia chiamato “Sagittarius”.
Con questo strumento si effettuavano degli spot nella media periferia corneale che, tramite la contrazione del tessuto, determinavano un incurvamento della parte centrale della cornea.
Camellin M. Diatermia a radiofrequenza intrastromale per ipermetropia. Chirurgia Refrattiva Principi e Tecniche;
Fabiano Editore, Canelli 2000: 477-482

1999 strumentazione lasek
Al fine di ottimizzare la realizzazione del flap epiteliale sono stati disegnati i ferri chirurgici per la tecnica Lasek.

2001 tecnica chirurgica cheratotomie curve con scorrimento intrastromale
Questa metodica chirurgica innovativa è basata sull’esecuzione di due incisioni curve paralimbari seguite da uno slamellamento del tessuto verso il centro della cornea. E’ una tecnica indicata negli astigmatismi da infossamento dopo trapianto di cornea.

2002 1° link topoaberrometrico al mondo con laser schwind
Il link Topoaberrometrico è una metodica di trattamento laser con la quale si correggono le aberrazioni presenti sulla cornea.
E’ particolarmente utile in cornee che hanno subito precedenti interventi di chirurgia refrattiva, trapianti di cornea o traumi corneali.
Il 1° intervento a livello mondiale è stato effettuato dal Dott. Camellin nel 2002 nel centro Sekal assieme ai tecnici della Optikon 2000.
Camellin M, Federici R, Federici S. “Clinical applications of the aberrometric functions of the Keratron Scout”.
The Aberrometers ed.: F.Caimi, R.Brancato. Fabiano editore, Canelli 2003; 15: 259-268

2003 tecnica chirurgica trapianto corneale ad incastro
Il trapianto corneale ad incastro è una tecnica possibile sia come lamellare che come perforante ed è stata inizialmente utilizzata per la correzione di un cheratoglobo.
2004 laser per allineamento del capo per schwind esiris
Camellin M, Ponzin D. Trapianto lamellare quasi profondo ad incastro per cheratoglobo. Euvision 2007; 3:10-19

2004 laser per allineamento del capo per schwind esiris
Nella correzione dell’astigmatismo con il laser è indispensabile il perfetto allineamento del capo. Allo scopo è stato realizzato un laser di tracciatura che, solidale con il lettino, permette di verificare l’allineamento del capo del paziente. Questo strumento era stato sviluppato per il laser Schwind Esiris.

2004 tecnica chirurgica epi-lasek
Questa tecnica è una variante meccanizzata della Lasek. Utilizza l’epicheratomo nato per Epi-lasik in associazione all’uso della soluzione alcolica della Lasek. I vantaggi sono la creazione di un flap elastico e molto facile da realizzare. E’ la tecnica tuttora utilizzata.

2004 programma pachicaliber per l’analisi della cornea con oct stratus
Negli anni in cui ancora non esisteva un OCT adatto allo studio della cornea, è stato realizzato un programma che, utilizzando un OCT retinico, permetteva un’analisi degli spessori e delle interfacce corneali. Questo programma è stato chiamato “Pachicaliber”.

2005 separatore epiteliale a vibrazione
Questo strumento sperimentale utilizza un oscillatore accoppiato all’archetto utilizzato per separare l’epitelio nella Lasek dopo alcolizzazione.

2008 programma wizard per la determinazione del raggio corneale da usare dopo chirurgia refrattiva
Questo programma è stato sviluppato per consentire con facilità la determinazione del corretto raggio corneale da usare dopo chirurgia refrattiva nel calcolo delle lenti intraoculari. A seconda del tipo di chirurgia effettuata precedentemente e dell’aspetto della topografia corneale, viene suggerito il raggio corneale da utilizzare. E’ il giusto complemento del programma IOL Calculator.

2011 sviluppo profilo ad asfericità ridotta per trattamento laser schwind
Il primo profilo di ablazione proposto per il Laser Amaris aveva una caratteristica ablazione asferica.
Questo profilo, seppure teoricamente valido da un punto di vista ottico, aveva l’inconveniente di creare delle isole centrali con una riduzione della capacità visiva del paziente.
Abbiamo quindi collaborato per lo sviluppo di un profilo ad sfericità ridotta che ha eliminato i problema dell’isola centrale.
Le immagini evidenziano a sinistra l’isola centrale e a destra un profilo perfetto.

2005 digitalizzazione fluorangiografo
La digitalizzazione della Fluorangiografia è stata la logica evoluzione della tradizionale fotografia su pellicola. E’ stato allo scopo predisposto un apposito adattatore con sincronismo per il flash e le immagini, un tempo stampate da un laboratorio fotografico, vengono oggi conservate su CD e consegnate in tempo reale ai pazienti.

2012 programma per il posizionamento delle lenti toriche associato alla piattaforma phoenix
Questo programma sviluppato assieme alla ditta CSO fornisce l’indicazione dell’asse di impianto di lenti toriche.
Vengono rilevati alcuni capillari sulla congiuntiva e questi costituiscono i riferimenti che, una volta identificati su una scala goniometrica, permettono di tracciare l’asse sul quale la lente intraoculare dovrà essere orientata.
In sala operatoria vengono ricercati gli stessi riferimenti e quindi marcati con un colorante apposito sulla cornea.
A questo punto il posizionamento della lente andrà fatto in base ai riferimenti segnati.
Camellin M, Guidotti JM. Goniometro per lenti intraoculari toriche.
Viscochirurgia 2013; 3:32-36